Nella zona di San Piero e Barberino di Mugello ebbe origine la stirpe Medicea: la tradizione li vuole poveri, anzi poverissimi, carbonai nei boschi mugellani, finché uno di essi divenne medico dando il nome alla casata e allo stemma, le cui “palle” non sarebbero che pillole o coppette. Cosimo de’ Medici amò molto il Mugello e incaricò Michelozzo Michelozzi di ristrutturare le ville del Trebbio e di Cafaggiolo. Quest’ultima fu lungamente e intensamente abitata dai Medici: è stata anche teatro di un brutale omicidio. Qui infatti fu uccisa la figlia di Don Garcia di Toledo, Eleonora. La donna, recatasi molto giovani alla corte di Toscana, si innamorò dello zio Cosimo I, il quale però decise di darla in sposa al figlio Pietro. Pietro era vizioso e adultero, ed anche Eleonora si dette a frequentare uomini diversi. Il marito scoprì la tresca di Eleonora e fece uccidere e decapitare l’amante nel cortile del Bargello. Successivamente il marito invitò la moglie a recarsi alla Villa di Cafaggiolo, dove la uccise con numerose pugnalate. La notte dell’11 luglio 1576 il cadavere di Eleonora venne portato a Firenze e sepolto in segreto nella cappella di San Lorenzo.
Si dice che il fantasma della sfortunata aleggi ancora tra le stanze del castello.
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