I Medici, originari del Mugello, hanno lasciato in questo territorio numerose testimonianze della loro discendenza. Potrete scoprire castelli, ville e conventi immersi in un paesaggio di bellezza austera ed equilibrata, dove natura ed antiche tradizioni convivono in armonia.
L’itinerario proposto si sviluppa nel Mugello, partendo dal comune di Scarperia, Barberino, San Piero e Vaglia.
La “Terra Nuova” di Scarperia fu dal XV secolo sede de Vicario e rappresentava la Repubblica Fiorentina in una vasta estensione del contado mugellano. La famiglia Medici, fu particolarmente interessata Il Palazzo dei Vicari, di impianto trecentesco, ha subito nel corso dei secoli numerose trasformazioni e restauri. La facciata del Palazzo raccoglie le tracce del potere mediceo con gli stemmi esposti sulla facciata dei membri della famiglia che ricoprirono in tempi diversi l’importante carica repubblicana.
Fondato dagli Ubaldini prima dell’anno Mille, è considerato uno dei più antichi della Toscana. Chiesa e convento furono riedificati anch’essi su disegno di Michelozzo Michelozzi per volontà di Cosimo de’ Medici. Molti furono i doni preziosi lasciati dai primi Medici al convento, e fra tutti emerge il prezioso crocifisso ligneo attribuito a Donatello, oggi conservato al piccolo museo di arte sacra annesso al Convento.
Residenza tra le preferite di Lorenzo il Magnifico, realizzata anch’essa da Michelozzo Michelozzi su commissione di Cosimo il Vecchio, intorno al 1451.
L’architetto trasformò il vecchio maniero adeguandolo al nuovo gusto della residenza di villa. L’edificio è il risultato di numerosi interventi realizzati nel ‘800, anche se sono ancora distinguibili le parti in cui operò l’architetto Michelozzo. La villa fu luogo di liete adunanze di gentildonne e mercanti, capitani e letterati, artisti, cardinali, principi e papi, di convegni di caccia, simposi e feste contadine e fu soprattutto dimora per soggiorni estivi e autunnali della casata dei Medici.
Alla mensa Luigi Pulci leggeva il suo Morgante, Lorenzo componeva canti; vi soggiornarono il Poliziano, Marsilio Ficino e nel 1515 vi sostò Leone X. Dietro la villa c’è un vasto e folto bosco selvatico cinto da mura e destinato agli svaghi della caccia a cui si dedicavano i membri della famiglia medicea.
Villa-castello costruita sui ruderi di una precedente torre feudale da Michelozzo Michelozzi, su commissione del celebre “pater patriae”, Cosimo de’ Medici, detto il Vecchio.
Imponente costruzione, si erge a 500 metri s.l.m., su un colle dal quale si domina tutto il Mugello, e dove in passato si incrociavano importanti vie di comunicazione. Luogo amato da Lorenzo il Magnifico soprattutto per i giorni di caccia, fu abitato a lungo dal celebre capitano di ventura Giovanni dalle Bande Nere, dalla moglie Maria Salviati e dal figlio Cosimo I, futuro Granduca di Toscana. Nel 1476 ospitò il giovanissimo Amerigo Vespucci in fuga da Firenze dove infuriava la peste.
La tenuta di Pratolino fu acquistato nel 1568 dal Granduca Francesco I de’ Medici, il quale dette incarico al Buontalenti di trasformarla in villa. Lasciata in abbandono da Ferdinando III e Leopoldo di Lorena, la villa fu demolita e il suo parco ristrutturato in giardino all’inglese. Successivamente il complesso venne venduto al Principe Paolo Demidoff che nel 1872 fece trasformare l’edificio della paggeria nell’attuale villa. Il parco è magnifico, con tracce di grotte artificiali e fontane; dell’impianto rinascimentale sono giunte a noi soltanto la colossale statua-fontana dell’Appennino del Giambologna.